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Scoprire il dialetto veneziano
Ecco un piccolo glossario dei termini più utilizzati:
Biso: pisello. Risi e bisi: risotto con i piselli, ricetta tipica di Venezia.
Bricola: gruppo di pali che delimita i canali navigabili in laguna.
Bussolà: ciambella. Bussolà buranello: biscotto a forma di ciambella tipico di Burano.
Cale, caleta: calle, calletta, nome tipico veneziano per indicare la via, la viuzza.
Campo, campielo: con i termini campo, campiello si indicano le piazze o piazzette, il termine deriva da campo agricolo perché originariamente il fondo dei campi era erboso. Esistono solo due piazze a Venezia: Piazza San Marco, con le sue piazzette laterali, e Piazzale Roma.
Canocia: can(n)occhia, cicala di mare.
Corte: cortile.
Creme frite: frittelle dolci a base di latte, farina e uova, antica ricetta veneziana.
Fondamenta: strada costruita lungo un canale.
Fritola: frittella. Fritola venessiana: frittella di carnevale, ricetta tipica di Venezia.
Galan: crostolo, chiacchiera. Dolce croccante di Carnevale a forma di nastro, a base di farina e uova, fritto nell’olio e cosparso di zucchero.
Palina: palo per l’ormeggio di una barca. Un tempo le paline erano dipinte con i colori delle famiglie più importanti della città.
Peocio: cozza, mitilo. Peoci saltai: cozze saltate in padella.
Ramo: stradina chiusa o che conduce a un cortile.
Rio: canale minore. Rio terà: strada ricavata interrando un canale.
Schia: gamberetto grigio di laguna.
Sestier: "sestiere", nome che definisce i quartieri di Venezia, che sono sei in tutto, da qui il nome.
Sottoportego: sottoportico.
Tecia: tegame, teglia. Carne in tecia: carne in umido.
Vera da posso: vera da pozzo, nome tipico veneziano della sponda in pietra di un pozzo.