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L'isola di Sant'Erasmo
L'ISOLA DI SANT'ERASMO: IN BICICLETTA TRA CAMPI DI CARCIOFI, VIGNE, FORTI E LAGUNA
ph. Comune di Venezia
Per i veneziani la bella stagione è annunciata dalle castraùre, che tradotto significa: i primi boccioli di una varietà locale di carciofo violetto, che ogni anno, tra aprile e maggio, vengono raccolti per favorire la crescita di nuovi fiori. Si mangiano impanati e fritti, trifolati o anche crudi.
Questa specialità viene coltivata solo nei terreni di alcune isole della Laguna di Venezia: il suo luogo d'elezione è l’isola di Sant’Erasmo, da sempre considerata l'Orto della Serenissima. I deliziosi Carciofi violetti di Sant'Erasmo sono oggi riconosciuti presidio Slow Food e tutelati dal Consorzio del Carciofo violetto di Sant'Erasmo.
Lunga quattro chilometri, Sant'Erasmo è una vera e propria isola-giardino, un angolo di campagna attorniata dall'acqua, con orti, vigne e sentieri sterrati. Percorsa da una sola strada lungo tutto il perimetro, è anche l'unica isola della laguna di Venezia ad essere ciclabile, e ha una piccola spiaggia, frequentata dai veneziani in estate.
LA TORRE MASSIMILIANA
Il monumento principale dell'isola è l'imponente Forte di Sant’Erasmo, meglio conosciuto come Torre Massimiliana, sulla punta di sud-ovest. Costruita dagli Austriaci tra il 1843 e il 1844, sul precedente forte francese del 1811-14, ha una pianta circolare, che consentiva l’osservazione e il tiro a giro di orizzonte.
Oggi è aperta in occasione di eventi ed esposizioni temporanee grazie all’impegno degli abitanti. Proprio a un passo dalla Torre Massimiliana c'è il “Bacàn”, la piccola spiaggia sabbiosa di Sant’Erasmo: d'estate, decine di barche si ancorano nello spazio acqueo di fronte, per trascorrervi la giornata. Qui si trova anche l'unico ristorante dell'isola.
Sono due gli eventi irrinunciabili ospitati ogni anno presso la Torre Massimiliana: il primo è la Festa del Carciofo Violetto di Sant'Erasmo, che si celebra in primavera, in genere la seconda domenica di maggio. Quest'anno la festa è in programma per domenica 12 maggio 2024. Ogni prima domenica di ottobre, invece, per tradizione gli isolani danno qui il benvenuto all’autunno con la Festa del Mosto.
ph. Comune di Venezia
AGRICOLTURA SOSTENIBILE, CICLOTURISMO ED ESCURSIONI NATURALISTICHE
Durante tutto l'anno le numerose aziende agricole dell’isola permettono di degustare e acquistare il vino locale, oltre a tutti gli altri prodotti del territorio.
Da circa un paio di anni, poi, un gruppo di ristoratori veneziani e altri operatori del settore si sono associati per fondare sull'isola il progetto Osti in Orto: qui coltivano tre ettari e mezzo con una produzione di verdure di stagione, nel rispetto della tradizione e dell'agricoltura sostenibile.
Il miglior modo per visitare Sant’Erasmo è sicuramente la bicicletta, che si può noleggiare sul posto. L’isola è attraversata da percorsi ciclopedonali adatti a tutti.
Sant'Erasmo si presta anche per le escursioni sportive e naturalistiche, in kayak o in barca. Da qualche anno nel mese di maggio, per esempio, si corre il Carciofo Violetto Trail, una gara podistica su un percorso di 22 chilometri, immersi nella natura fra campi e vigne: in concomitanza, è possibile partecipare a camminate non competitive su percorsi più brevi, da fare di corsa, a piedi o Nordic Walking, tutti con partenza dalla Torre Massimiliana. Quest'anno il Trail del Carciofo Violetto si svolge domenica 5 maggio 2024.
ph. Isola di Sant'Erasmo pagina Facebook
I CIPPI CHE DELIMITAVANO LA LAGUNA
Camminando o pedalando lungo le strade dell'isola, di tanto in tanto s'intravede un cippo in pietra sbucare fra l'erba: sono ancora oggi i testimoni del passato di litorale di Sant'Erasmo che, prima della creazione delle dighe foranee alla bocca di porto di Lido, separava la laguna dal mare Adriatico.
Questi cippi di conterminazione lagunare sono stati istituiti dalla Serenissima a partire dal 1791 per marcare il confine della laguna: in isola ve ne sono 16 sui 100 totali, dal cippo 29 al 44.
All’antica linea di conterminazione della laguna è dedicato il progetto www.centocippi.it, che mette a disposizione una mappa georeferenziata.
LE FORTIFICAZIONI DI SANT'ERASMO
Un altro progetto nato di recente per far riscoprire l'isola è F’Orti, ideato dall’ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani in collaborazione con Venipedia. F’Orti favorisce l'esplorazione, la conoscenza e la fruizione pubblica dei principali testimoni architettonici di Sant'Erasmo: le fortificazioni.
Delle diverse strutture un tempo presenti, restano oggi la Torre Massimiliana e la casamatta trilobata del Ridotto Nuovo, mentre sul Ridotto Vecchio e sulla Batteria Sant’Erasmo sorgono torri telemetriche novecentesche, e la Testa di Ponte è stata restaurata come riva e giardino pubblico. Tuttora la strada che collega questa riva con le diverse zone di fortificazione si chiama “Via dei Forti”.
ph. Comune di Venezia