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Castraùre
Castraùre
Carciofaia a Sant'Erasmo
ph. Giorgio Bombieri - Comune di Venezia
Il carciofo di Sant’Erasmo, tenero, carnoso, di forma allungata e dal caratteristico colore violetto, si trova sulle tavole dei veneziani a partire dalla metà di aprile quando inizia la raccolta delle castraùre.
Non sono altro che i primi boccioli dei carciofi, che vengono tagliati per permettere la crescita più rigogliosa dei boccioli laterali.
Le castraùre sono una vera delizia disponibile solo per 15 giorni all’anno. Sono consumate tradizionalmente crude, tagliate a spicchi, condite con sale, pepe e un filo d’olio, e accompagnate da scaglie di formaggio grana.
Esistono varie ricette a base di castraùre di Sant’Erasmo. La ricetta che proponiamo è pubblicata nell'Archivio Veneto della Memoria, un progetto di Unioncamere e delle Camere di Commercio del Veneto.
INGREDIENTI per 6 persone:
24 castraùre
1 cipolla
1 o 2 spicchi d’aglio
60 gr. di pancetta
olio extra-vergine d’oliva
½ bicchiere di vino bianco
sale e pepe
PREPARAZIONE
- Eliminare le foglioline più esterne e dure dei carciofi e togliere anche la parte esterna dei gambi.
- Soffriggere in poco olio il trito di cipolla, aglio, e pancetta.
- Aggiungere i carciofi tagliati a metà e rosolarli delicatamente.
- Aggiungere il vino bianco e sfumarlo a fuoco vivace, riabbassare la fiamma e ultimare la cottura.