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Riguardare Venezia
RIGUARDARE VENEZIA
Scala Contarini del Bovolo
ph. Giorgio Bombieri - Comune di Venezia
RISPETTARE, RIGUARDARE, RIAMMIRARE VENEZIA, ATTRAVERSO NUOVI SCORCI, PROSPETTIVE SEMPRE DIVERSE
Venezia è un concentrato di meraviglie, dai suoi grandi musei alle calli più nascoste. Basta farsi guidare, naso all’insù, dal profilo di palazzi e chiese, per ritrovarsi tra rii silenziosi, campielli dove giocano i bambini, giardini segreti e botteghe piene di storia.
Angoli inediti e luoghi simbolo della città, da osservare e scoprire sempre di nuovo, da diverse angolature: una gondola sull'acqua, nel cuore di uno squero, uno sguardo dall'alto. Se scivolando a remi lungo i canali ci si immerge nei colori, nei suoni, nei profumi della vita quotidiana veneziana, si squaderna, dall'alto, l'immensa ricchezza artistica e architettonica della città, una città viva e produttiva negli ateliers e botteghe che ne attraversano il tessuto urbano; qui si incontrano i maestri artigiani veneziani, custodi della storia millenaria della Serenissima - gli squerarioli, per esempio, autori delle imbarcazioni in legno tradizionali della laguna.
Come mantenere intatta tutta questa bellezza? Avendo cura innanzitutto dell’ambiente naturale e dei beni artistici e architettonici di Venezia, sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO: ognuno di noi può fare la propria parte anche con pochi semplici comportamenti come non abbandonare rifiuti, non imbrattare con scritte, disegni o lucchetti, non dar da mangiare ai colombi.
GUARDA VENEZIA DA TRE DIVERSE PROSPETTIVE
DALL'ACQUA, A REMI LUNGO RII E CANALI
Esplorare Venezia dall’acqua è forse il modo migliore per osservare anche i suoi angoli più nascosti. Per chi cerca una prospettiva insolita non può di certo mancare il giro in gondola o in sandolo lungo il Canal Grande e nel dedalo di rii interni. Un tour privato, a richiesta, si addentra anche nei canali più segreti e silenziosi, dove ammirare le caratteristiche porte d’acqua dei palazzi e le piccole corti accessibili soltanto dall’acqua.
Scoprire la laguna a remi (oppure anche a vela o con imbarcazioni ibride a basso impatto) è ecologico - perchè non si consuma carburante e non si inquina; è sostenibile - perché muoversi a remi invece che a motore non solleva sedimenti e non produce quel moto ondoso che danneggia rive e monumenti in città e le barene in laguna - ed è un modo autentico per sentirsi parte di questa città.
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DALL'ALTO DI TERRAZZE E CAMPANILI
La vista più inedita e mozzafiato di Venezia si può cogliere dall'alto del campanile della Abbazia di San Giorgio, sull’isola di San Giorgio Maggiore, o da quello della Basilica di Santa Maria Assunta sull’isola di Torcello, ma anche dal Belvedere della Scala Contarini del Bovolo oppure dalla Cupola della Basilica della Salute.
La terrazza più alta della città è invece quella di Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di musica Benedetto Marcello di Venezia.
Tour guidati aprono le porte del palazzo al pubblico, un’occasione unica per esplorare i suoi tesori nascosti, come il piccolo Museo della Musica, dove sono conservati antichi strumenti musicali e alcuni curiosi cimeli wagneriani.
NEGLI SQUERI, DOVE NASCE L'ARTE DI COSTRUIRE GONDOLE
Barca xe casa, (la barca è casa) si è detto per secoli a Venezia. Ed è facile intuirne il motivo: questa è una città che è stata costruita per essere percorsa via acqua.
Oggi il legame con l’acqua è mantenuto vivo soprattutto dagli artigiani che restaurano e costruiscono le imbarcazioni a remi o a vela della laguna. La tradizione degli "squeri da sotil", i piccoli cantieri dove esperti maestri d’ascia fabbricano e riparano le barche in legno, è antica quanto Venezia, ed è ancora tutto - o quasi - come una volta, dallo Squero di San Trovaso a quello Tramontin, dallo Squero Casal ai Servi (ora sede dell'associazione Arzanà) a quello di San Isepo.
Oggi gli squeri tradizionali costituiscono un patrimonio di storia, di saperi e di conoscenze da tutelare e preservare.