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Venice in the summer
VENEZIA IN ESTATE
ph. Giorgio Bombieri Comune di Venezia
Cosa non può mancare in un tour primaverile di Venezia? Questo è il momento perfetto per esplorare la città lagunare con gite alle isole, escursioni di pescaturismo e passeggiate alla scoperta dei sestieri, tra parchi e giardini in fiore, grandi mostre che inaugurano e feste che ci riportano ai tempi della Serenissima. E, non ultimo, una cucina che esalta i sapori stagionali, dalle castraùre alle moéche di laguna.
Con il risveglio della natura, appena pochi giorni dopo l’equinozio di primavera, i veneziani celebrano anche la nascita della Serenissima, il 25 marzo di oltre 1600 anni fa.
Per antica tradizione, il 25 marzo 421 è appunto la data in cui si fa iniziare la storia di Venezia: quel Lunedì di Pasqua testimoniato dal manoscritto del Chronicon altinate (XI-XIII secolo) è ancora riconosciuto come il giorno in cui fu posata la prima pietra della splendida Chiesa di San Giacomo di Rialto, considerata la più antica della città. Oggi è gestita dall’Arciconfraternita di San Cristoforo e della Misericordia.
La primavera è certamente la stagione ideale anche per entrare nell'anima di questa città unica al mondo conoscere le sue tradizioni più antiche, come quelle di cui sono ancora oggi custodi gli artigiani veneziani.
GIARDINI E ANGOLI FIORITI
Con l’arrivo della primavera i giardini e i parchi pubblici di Venezia si risvegliano, e le giornate più miti invitano a passeggiare per la città alla ricerca di angoli fioriti, dal giallo delle mimose al viola dei glicini fino alle profumate rose.
Chi non vorrebbe infatti esplorare i giardini e gli spazi verdi più segreti di Venezia, spesso ignoti agli stessi veneziani? Solo nel centro storico si contano oltre 500 giardini, fra parchi aperti al pubblico, giardini di palazzi e vigneti ed orti di conventi.
Il verde pubblico di Venezia si estende per circa 112 mila metri quadrati, suddivisi in diversi giardini sparsi per tutto il perimetro cittadino. Si va dai Giardini Reali alla Pineta di Sant’Elena, dai Giardini Papadopoli al Parco di Villa Groggia.
Se sono le mimose a sbocciare per prime - un bel colpo d’occhio per chi attraversa il Ponte dei Pugni è ammirare la gialla chioma fiorita di una mimosa in un giardino privato che si affaccia sul rio San Barnaba a Dorsoduro - tra aprile e maggio, invece, è la volta della spettacolare fioritura dei glicini: non smette mai di incantare il pergolato nel giardino di Ca' Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano, a cui si può accedere liberamente negli orari di apertura del museo.
Una curiosità: si dice che il glicine, pianta originaria del lontano Oriente, venne importata in Europa grazie all'esploratore veneziano Marco Polo, che aggiunse i suoi semi alla collezione delle rarità dei paesi visitati.
Spingendosi nella laguna sud fino all’Isola di San Lazzaro degli Armeni, si può acquistare la celebre confettura di petali di rosa damascena preparata dai monaci armeni, che qui ancora coltivano numerosi roseti.
ph. @thinkvenice via Instagram
GRANDI MOSTRE E FESTE DELLA TRADIZIONE
Ogni anno, tra aprile e maggio, Venezia è al centro della scena culturale internazionale. È in questo periodo, infatti, che prende il via la Biennale di Venezia. La manifestazione, la più importante in Italia nell’ambito delle arti contemporanee, si svolge, come sempre, tra le storiche sedi espositive dell’Arsenale e dei Giardini, con eventi collaterali in tutto il centro storico.
Questo è il momento dell’anno in cui inaugurano anche le grandi mostre nei musei veneziani, dalle sedi espositive della Fondazione Musei Civici ai musei statali tra cui le Gallerie dell'Accademia, dalla Collezione Peggy Guggenheim a Palazzo Grassi e alla Galleria di Palazzo Cini.
Una delle feste più attese della primavera è certamente la Festa di San Marco, Santo patrono della città, che cade il 25 aprile. In questa giornata si celebra anche la Festa del Bocolo: la tradizione vuole che ogni innamorato regali alla propria amata un bocciolo di rosa rossa (bocolo in veneziano significa appunto bocciolo), come pegno d’amore eterno.
Un altro appuntamento con la tradizione è poi la Festa della Sensa (l’Ascensione). Si tratta dello sposalizio di Venezia con il mare, che si celebra con un corteo storico sull'acqua che sfila nel Bacino di San Marco. La cerimonia ricorda quando ai tempi della Serenissima il Doge, a bordo del Bucintoro, gettava una fede d'oro in mare, davanti alla Chiesa di San Nicolò al Lido.
La primavera segna anche l'inizio della stagione remiera a Venezia: da aprile a settembre nelle acque della laguna si svolgono più di 120 regate, tra queste c'è anche la coloratissima Vogalonga, una spettacolare vogata a cui partecipano migliaia di imbarcazioni con equipaggi provenienti da tutto il mondo, in omaggio alla tradizione della voga veneta.
ph. Comune di Venezia
PIATTI VENEZIANI PRIMAVERILI
La cucina veneziana in primavera si arricchisce di profumi e sapori. Tra i primi piatti da non perdere, i risotti: il classico risi e bisi, con piselli freschi, piatto che non poteva mancare sulla tavola del Doge ogni 25 aprile per la festa di San Marco.
Poi le specialità di pesce: nei menu di ristoranti e osterie, oltre alle grigliate e alle fritture miste, si aggiungono le moéche fritte, piccoli granchi della laguna di Venezia, una vera prelibatezza! Nei mesi di aprile e maggio, infatti, i granchi vanno in muta: abbandonano la propria corazza e si presentano teneri e molli.
Un altro prodotto tipico della primavera veneziana sono le castraùre, i primi boccioli del Carciofo violetto di Sant'Erasmo. Questa varietà locale, che cresce nei campi dell'Isola Sant'Erasmo, è riconosciuta presidio Slow Food, ha un sapore unico e si può gustare in tantissime ricette, cruda o in abbinamento alle schie, i gamberetti di laguna.
Un'escursione all'isola di Sant'Erasmo, considerata l'Orto della Serenissima, è un'esperienza imperdibile per gli amanti del buon cibo. L'isola, l'unica della laguna ad essere anche ciclabile, offre ai visitatori la possibilità di passeggiare tra vigne, orti e sentieri sterrati. Ogni anno, un fine settimana tra aprile e maggio, Sant'Erasmo celebra la Festa del Carciofo Violetto. Un evento imperdibile per gustare questo prodotto tipico in tutte le sue declinazioni, con degustazioni e visite guidate alle carciofaie.
ph. @faabiobert via Instagram