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Detourism - Venezia
#Detourism: scopri una Venezia diversa
Scoprite il piacere di perdervi in una Venezia inedita e segreta, oltre i percorsi ordinari, scegliendo itinerari diversi da quelli convenzionali, alla ricerca dei luoghi più autentici e meno noti di Venezia, delle isole della laguna e della terraferma veneziana.
Tutti noi siamo chiamati a contribuire alla salvaguardia di Venezia e della sua laguna, patrimonio dell'Umanità tutelato dall'UNESCO: adottiamo le 12 buone pratiche per il visitatore, semplici consigli pratici e raccomandazioni per ridurre il proprio impatto sulla città, rispettare l’ambiente naturale, le bellezze artistiche e l'identità di Venezia.
Qui potrete trovare tutte le indicazioni per un viaggio in laguna:
Perchè #DETOURISM?
Perché Venezia è la città perfetta in cui perdersi.
Per vivere Venezia come i veneziani.
Per scoprire un'altra Venezia.
Per scoprire l'anima nascosta di Venezia, è necessario percorrere la città con lentezza, guardarla con gli occhi di chi ci vive, alla ricerca dei luoghi più autentici e meno noti delle isole della laguna e della terraferma.
Lasciatevi ispirare da più di quaranta itinerari al di fuori delle usuali rotte turistiche, da leggere sul vostro smartphone o tablet o se preferite da stampare e portare in tasca. Troverete i consigli per esplorare le zone meno conosciute, girare la città e le isole a piedi, in sella alla bicicletta o in barca.
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Il web-magazine #Detourism vi suggerisce le idee migliori per concedervi un tour insolito in laguna e scoprire una Venezia che non vi sareste mai aspettati. Sfoglia tutti i numeri del web magazine #Detourism
#DETOURISM è un progetto della Città di Venezia per promuovere il turismo slow e sostenibile.
Leggere prima di partire: l'altra Venezia di poeti e scrittori
"Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario stabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. Beati i poveri in topografia, beati quelli che non sanno quello che fanno, ossia dove vanno, perchè a loro è serbato il regno di tutte le sorprese..."
Diego Valeri, Guida sentimentale di Venezia"Qualunque meta tu possa prefiggerti nell’uscire di casa, sei destinato a perderti in questo groviglio di calli e callette che ti invitano a percorrerle fino in fondo, ti lusingano e ti ingannano, perché in fondo c’è quasi sempre l’acqua di un canale. (….) Questa città non ha né un Nord né un Sud, non ha né Est né Ovest; non ti indica una direzione, sempre e solo vie traverse. (….) Non ti aiutano molto nemmeno le frecce gialle agli incroci, perché sono tutte curve, anche loro. Non ti confortano: ti confondono.
Iosif Brodskij, Fondamenta degli Incurabili"Dove stai andando? Butta via la cartina! Perché vuoi sapere a tutti i costi dove ti trovi in questo momento? D'accordo: in tutte le città, nei centri commerciali, alle fermate degli autobus o della metropolitana, sei abituata a farti prendere per mano dalla segnaletica; c'è quasi sempre un cartello con un punto colorato, una freccia sulla mappa che ti informa chiassosamente: "Voi siete qui". Anche a Venezia, basta che alzi gli occhi e vedrai molti cartelli gialli, con le frecce che ti dicono: devi andare per di là, non confonderti, Alla ferrovia, Per san Marco, All'Accademia. Lasciali perdere, snobbali pure. Perché vuoi combattere contro il labirinto? Assecondalo, per una volta. Non preoccuparti, lascia che sia la strada a decidere da sola il tuo percorso, e non il percorso a farti scegliere le strade. Impara a vagare, a vagabondare. Disorientati. Bighellona."
Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce
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